Le prime notizie del paesino di Velva risalgono al 1451, quando fu nominata in un documento la Chiesa di San Martino, caratterizzata da uno splendido risseu. Questo centro storico di grande bellezza è un notevole esempio di architettura rurale tipica delle campagne liguri. L’impianto urbano medievale è sopravvissuto grazie al fatto che l’interno del borgo, quasi completamente pedonale, non è percorribile da autoveicoli.
Le creuze e i caruggi angusti, dall’acciottolato in pietra, e gli archi, che uniscono e separano le case, donano un’atmosfera antica e suggestiva.
Il Santuario di Nostra Signora della Guardia sorge un po’ più a nord, al confine col Comune di Maissana. La sua costruzione fu fortemente voluta dalla popolazione della frazione di Velva ed i lavori per l’edificazione cominciarono nel XIX secolo, ad opera dell’architetto Maurizio Dufour, già autore di numerose opere architettoniche genovesi e liguri.
All’interno si trova un crocifisso in legno dello scultore Antonio Canepa. Nel 1892 lo stesso artista eseguì il gruppo ligneo della Madonna della Guardia, oggi conservato nel Santuario. Prima di essere sistemata nella sua definitiva sede, l’opera trovò posto nelle due chiese genovesi, Santa Maria delle Vigne, prima, e San Torpete, poi. Tale fu la devozione verso questa statua, da parte dei genovesi devoti, che nel 1894 venne trasferita a Velva quasi di nascosto. Un’identica scultura, opera dello stesso autore, si trova nel santuario di Nostra Signora della Guardia di Ceranesi.
Il 29 agosto di ogni anno, in occasione dei festeggiamenti per Nostra Signora della Guardia, si svolge la processione dal paese sino al Santuario.
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