La Chiesa, situata nel cuore della cittadina, è un bell’esempio di edificio barocco: fu costruita nel 1640 dai Padri Cappuccini e affiliata, dal 1681, all'Arciconfraternita della Morte di Roma. Nei secoli successivi l’edificio subì diverse modifiche strutturali, e decorata con stucchi e pitture rococò. Nella metà del Novecento fu oggetto di rilevanti danneggiamenti al tetto, al campanile e al coro, a causa dell’esplosione di uno stabile adiacente, episodio che si ricorda come uno tra i più tragici degli ultimi decenni.
La Chiesa, di struttura ad un’unica navata, contiene numerose opere d'arte, alcune delle quali provenienti dall'oratorio Vergine Martire distrutto dai bombardamenti aerei del 1944. Il pezzo più interessante e prezioso è senz'altro il Martirio di S. Caterina Vergine Martire, scultura lignea del Maragliano. Di Luca Cambiaso è la tavoletta di Gesù alla colonna, mentre di Domenico Piola è il dipinto di S. Cecilia.
Significativi anche gli affreschi di Giuseppe Galeotti eseguiti nella volta, la Gloria di San Pietro, e nel presbiterio, San Pietro in vinculi.