Uno dei monumenti storico-artistici più significativi della Val Trebbia. Eretto nel 1486, l’edificio sacro fu interessato da ampliamenti e interventi decorativi in epoca barocca mentre la facciata fu ricostruita in stile neoclassico, con lesene e timpano in cotto, nel 1897. All’interno troviamo un antico Crocifisso in legno databile al 1600, una tela secentesca di Scuola ligure, una tela di Agostino Ratti del 1750 e un confessionale, anch’esso secentesco.
Sul lato di sinistra un affresco di G. Quinzio racconta la storia del fatto prodigioso all’origine della nascita del santuario, la miracolosa apparizione della Vergine Maria ad un pastorello muto che, alla vista della Madonna, riacquistò la parola e annunciò alla popolazione di Montebruno il lieto evento. Si narra anche che sul luogo dell’apparizione venne ritrovata la statua lignea che è custodita nella nicchia al centro del presbiterio, oggetto di grande devozione.
Nel Convento degli Agostiniani è interessante la sala del refettorio, oggi trasformata in cappella, con l’affresco cinquecentesco dell’Ultima Cena sulla parete di fondo, di autore ignoto.
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