La nascita del Santuario è legata ad un presunto fatto miracoloso, l’apparizione della Madonna ad una pastorella di Ravino, un piccolo borgo poco distante dall’odierno santuario e oggi scomparso. Era la fine del 1500 quando una ragazza malata di peste sentì una voce che la invitava a seguirla sino in riva al fiume dove trovò una fonte attingendo alla quale venne risanata.
Stessa sorte al parroco della frazione di Pareto che non credeva al racconto della giovane ma, anch’egli ammalato di peste, volle provare a bere dalla stessa fonte e guarì quasi immediatamente.
Si cominciò così la costruzione di una piccola cappella a fianco della fonte e iniziò il pellegrinaggio dei devoti. Col tempo la piccola costruzione non bastò più ai numerosi visitatori e si decise, quindi, di edificare il Santuario, ad una navata e preceduto da un bel porticato. Sull’altare venne posta la statua marmorea di N. S. dell’Acqua. Da allora furono numerosi gli interventi di restauro e sviluppo, sia della costruzione che della zona circostante. Nei primi Novecento fu costruito, accanto al Santuario, l’Ospizio dei Pellegrini.
Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, si festeggia la festa patronale.
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