Sede del Comune. Fatta erigere da Tobia Pallavicino (1558) inglobò una torre medioevale risalente al XIII sec. La Villa prese il primo nome dalla marchesa Luisa Sauli Pallavicino che, nel 1880, commissionò all’architetto Luigi Rovelli, autore anche del parco di Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera di Voltri, il progetto e la realizzazione del grande giardino-parco. Ma non solo.
Fu sempre Luigi Rovelli a restaurare la Villa e a conferirgli l’attuale forma di castello medievale con torrette merlate, secondo il gusto dell’epoca. La villa è collegata con l’esterno mediante due viali principali. Nel piazzale antistante, le aiuole sono avvolte da sinuosi mosaici fatti con ciottoli di mare bianchi e neri che creano motivi floreali particolarmente ricchi. Attorno, si gode di uno stupefacente spettacolo di cui sono protagoniste varietà botaniche comuni ed esotiche, rare in Liguria. Gli alberi antichi e pregiati presenti nel parco sono facili da identificare in quanto ognuno è dotato di una targa che ne descrive nome ed età. Lungo i sentieri, che costeggiano grotte, chioschi, laghetti, ruscelli e giochi d’acqua, si ammirano il cedro del Libano, monumento vegetale di 125 anni e di 30metri d’altezza, che si affaccia sul lago dei cigni nella parte bassa del parco, la canfora, dalla chioma ampia e fitta, pianta importata dalla marchesa Pallavicino nel 1880, il cipresso calvo, il celofotasso e la tuia gigante. Sono numerose le sequoie secolari, le palme provenienti dall’Africa e le imponenti magnolie.
La monumentale Serra Liberty è una delle più grandi d’Europa. Fu commissionata (1931) dalla marchesa Matilde Negrotto Cambiaso all’architetto Lamberto Cubani. Bianchissima, tutta vetri e ferro, con un corpo centrale sormontato da una cupola, si rifà a quelle simili dell’Inghilterra vittoriana di fine ‘800.
Nell’ultima settimana di aprile nella Serra Liberty si svolge FlorArte, mostra di opere di artisti liguri abbinate a fantasiose composizioni floreali. Oltre alle rarità botaniche, di grande interesse è la ricca fauna della villa, rappresentata da oche, pavoni, anatre e tartarughe acquatiche, che popolano prati e laghetti.
Il parco che fa parte del Parco Regionale del Beigua, è luogo di transito di specie migratorie. Infine nelle vecchie stalle vi è la sede della banda musicale di Arenzano.
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