Da dove cominciare? Dalle barche colorate dei pescatori con le reti sul lago dominato da un ardito ponte ad arco sopra la cascata, oppure dalle attività del frantoio per le olive, con la ruota mossa dall'acqua come quella, sotto un'altra cascata, del mulino per il grano, il granturco e le castagne? Dovunque si fermi lo sguardo, con calma e immergendosi nelle emozioni della memoria e della riscoperta, il Presepe nel Bosco di Viganego incanta per la cura e la fedeltà delle architetture di questo magnifico allestimento naturalistico, tutto realizzato in pietra viva tra gli alberi ammantati dall'edera di un piccolo bosco, sovrastato dall'antico oratorio di San Bartolomeo e adiacente alla chiesa parrocchiale di San Siro.
Case, fienili, fontane – stupende, come questa, perfetta copia in scala, ci dicono, di un'antica fontana di Viganego – le stalle, la locanda, botteghe e laboratori artigiani, pascoli, rocce e corsi d'acqua sono specchio della storia di questo territorio.
ROBERTO GAZZO, Confraternita di San Bartolomeo
Pietra che si lega anche al legno. Come nel caso dello splendido ponte che attraversa le rocce sopra l'acqua che scende da una cascata e conduce i tre Re Magi verso la capanna della Natività, al di là di un pascolo di greggi.
Il presepe è stato aperto al pubblico per la prima volta sedici anni fa, ma oggi l'ideatore e costruttore di questo affascinante e originale scenario non c'è più, scomparso nel 2009. Si chiamava Cosimo, per tutti Mino, Tondo appassionato cultore della storia dei presepi e geniale artefice di tutte le costruzioni in pietra di quello di Viganego. Accanto alle sue magnifiche casette avrebbe voluto realizzare anche un campanile, ovviamente in pietra, per le antiche campane di San Siro perché la chiesa parrocchiale ricostruita non ha campanile. Mino Tondo purtroppo non ha fatto in tempo a mettere in pratica il suo ultimo sogno, però ha regalato al presepe un altro tocco di magica suggestione con l'affascinante castello merlato a tre torri, curatissimo in ogni dettaglio, compreso l'interno con la grande tavola pronta per il castellano e allietata dai musici. Ora a prendersi cura ogni anno del Presepe di Viganego, piccolo borgo della Val Lentro che nel territorio di Bargagli risale i monti lungo una strada che si stacca dalla statale 45 è la Confraternita di San Bartolomeo. Sono volontari e amici del paese uniti dalla stessa passione nel ricordo di Mino Tondo che hanno aiutato dall'inizio della sua opera.
ROBERTO GAZZO, Confraternita di San Bartolomeo
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Comune | Tipologia | Tipologia attività economica | Linea di prodotto |
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Bargagli |
Area Di Interesse Storico/Culturale Luogo, monumento di interesse storico/culturale |
Scenari d'arte Luogo, monumento di interesse storico/culturale |