L’ulivo ha conquistato le colline e i monti che risalgono alle spalle del Mar Ligure tra il III e il IV secolo d.C. per merito dei monaci benedettini che hanno saputo migliorare questa pianta attraverso accurate selezioni e hanno insegnato e tramandato la tecnica del “terrazzamento” con muri a secco per creare appezzamenti che, se pur piccoli e a strapiombo sul mare, da sempre sono incredibilmente produttivi.
Ancor oggi l’olivicoltore deve mettere tutta la sua passione e il suo sacrificio nel faticoso compito di sfidare un territorio difficile, di preservare il raccolto intatto sino alla consegna al frantoio, di conservare l’olio con una cura particolare ai locali e alla temperatura, perché ogni minimo sbalzo o la minima distrazione si riflette sulla qualità di questo delicato prodotto.
L’olio ligure, che per le sue pregevoli qualità si è meritato la citazione nell' Encyclopedie di Diderot, è sempre stato una preziosa merce di scambio con le altre popolazioni, soprattutto del versante padano e della Francia. Nella gastronomia regionale troviamo questo ingrediente dappertutto: in intingoli, salse, focacce, torte salate, minestre, stufati, biscotti e torte. Con l’olio si preparano i fritti dolci e salati, i tipici “frisceu” (frittelle). Con l’olio si conserva la pasta di olive detta “caviale dei poveri” per il suo colore scuro e la sua economicità.
In particolare nella zona del Tigullio, troviamo distese di ulivi sulle colline terrazzate circondano Leivi, Zoagli, Chiavari e alcuni paesini della Val Fontanabuona. Un olio di colore giallo–verde, che rientra tra gli oli dal sapore fruttato dolce. E’ quindi un olio sicuramente non forte e intenso che accompagna delicatamente ogni ingrediente della cucina e lega aromi diversi. Riconosciuto dalla denominazione DOP Riviera Ligure –Riviera del Levante, che identifica il prodotto per il quale tutte le fasi del processo produttivo sono realizzate nell’ambito di quest’area geografica ben delimitata, è sottoposto a severissimi controlli e analisi chimico-fisiche solo al termine delle quali può fregiarsi dell’importante marchio comunitario, che permette al consumatore di ottenere informazioni sulla rintracciabilità della filiera.
Leivi è ormai consacrato come il “paese dell’olio”, dove si produce il miglior olio extravergine “DOP Riviera Ligure – Riviera del Levante” della zona. E’ uno dei centri storicamente più rilevanti per la produzione olivicola; qui, infatti, già nel XIX secolo, erano funzionanti il maggior numero di frantoi pro capite del Tigullio. Sempre qui, ogni fine luglio, si svolge la “festa dell’olio di oliva”, con stand di produttori e degustazioni di olio e specialità a base di quello che è ormai soprannominato “l’oro giallo”. Nell’ambito di questa manifestazione viene assegnato il Premio Leivi per il miglior olio extravergine delle province di Genova e La Spezia.
Ottima anche la produzione di Coreglia Ligure, piccolo centro agricolo della Val Fontanabuona, e di Sestri Levante, considerata la prima “città dell’olio” della Riviera di Levante. Qui, l’ultima settimana di novembre, si festeggia l’olio nuovo durante la “Settimana del Pane e dell’Olio”, manifestazione dedicata, appunto, a questi ingredienti semplici della cucina mediterranea, con convegni, visite ai frantoi, assaggi e tante altre attività di intrattenimento legate alla produzione dell’olio.
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Leivi |
Profumi e sapori Prodotto locale |