Bassorilievo realizzato dall'artista Mirko Gualerzi per il Comune di Tribogna, fissato sulla terrazza dell'edificio comunale in frazione Garbarini.
Mirko Gualerzi, pittore, grafico e scultore, lavora a Milano dagli anni sessanta fino al 1975 quando si trasferisce in Liguria, a Uscio; soggiorna poi in Belgio, a Ostenda e a Parigi. La sua pittura nella seconda metà degli anni cinquanta muove da radici elegiaco-realiste. Agli inizi degli anni sessanta si volge ad un linguaggio astratto-surreale. La grafica inizia negli anni settanta con raccolte xilografiche, puntesecche, acqueforti, impiegate per illustrare opere letterarie. Dalla metà degli anni sessanta si dedica anche alla scultura: la manipolazione dei materiali (dalla terra da modellato alla cera da fusione, dalla pietra ai materiali plastici) aiuta l’autore nelle scelte di concretezza plastica ed esprressiva. La scultura in pietra di Lavagna arriva dopo l’80 alla composizione monumentale (tra cui il ciclo Storie d’acqua di Valenza, composto da 228 lastre d’ardesia lavorate a bassorilievo). La sua ricerca estetica non si basa solo sui principi specifici dell’arte, ma si arricchisce di elementi derivati dalle ideologie sociali, dalla storia, dalla filosofia, dalla cultura in genere, accademica e minore, dai filori di cultura popolare, contadina, artigiana, operaia, sottoproletaria (le stampe popolari, i “pianeti” o i manifesti da cantastorie, immagini devozionali, ex voto, carte da gioco come i tarocchi, il vasto patrimonio della letteratura orale).
Gualerzi si innamorò del paese levantino, lavorando per oltre 40 anni ad Uscio e lasciando il suo tocco artistico anche nel paese di Tribogna.
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Comune | Tipologia | Tipologia attività economica | Linea di prodotto |
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Tribogna |
Edifici Pubblici Sede Comunale |
Scenari d'arte Luogo, monumento di interesse storico/culturale |