Nell’ambito della strategia d’area, grande attenzione viene posta al fenomeno del progressivo spopolamento del territorio che ha tra le sue cause, oltre ad una progressiva attenuazione dei servizi disponibili per la popolazione residente, anche una contrazione delle opportunità lavorative.
Nell’ambito della strategia d’area, grande attenzione viene posta al fenomeno del progressivo spopolamento del territorio che ha tra le sue cause, oltre ad una progressiva attenuazione dei servizi disponibili per la popolazione residente, anche una contrazione delle opportunità lavorative. In quest’ottica, il rafforzamento delle competenze della popolazione attiva è considerato un elemento essenziale per poterla “trattenere” nel territorio e per dare nuovo slancio allo sviluppo economico locale, con particolare riguardo ai settori del turismo e dell’agricoltura e foreste, assi portanti della strategia.
In accordo con Regione Liguria (esito della riunione del 20 marzo 2019 e successive interlocuzioni), ANCI Liguria ha proceduto – nella primavera/estate - ad una campagna informativa relativa alle opportunità formative da attivare grazie alle risorse del POR FSE destinate all’area (OT8, promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori).
La fase di rilevazione delle caratteristiche della popolazione residente sul territorio interessata a partecipare alle iniziative formative è stata preceduta dalla produzione di una locandina, distribuita ai 16 Comuni dell’Area, che hanno provveduto all’affissione, sia nelle tradizionali aree di pubblica affissione sia presso servizi e centri aggregativi presenti sul proprio territorio, oltre che alla pubblicazione sui canali social.
ANCI Liguria ha avuto la funzione di raccogliere tutte le richieste di informazione (da maggio fino alla fine di giugno 2019) sia telefonicamente sia via e-mail.
Allo scopo di raccogliere informazioni più precise circa le caratteristiche, il background e le aspettative delle persone che hanno contattato ANCI Liguria (in totale 28) si è proceduto all’invio di un questionario online , al quale hanno risposto 25 persone.
Il questionario online è stato strutturato in tre distinte sezioni: informazioni personali (comune di residenza, età, titolo di studio, situazione lavorativa); ambito formativo (settore di interesse, competenze già possedute, figura professionale di interesse); tipologia di formazione (tipologia di corso, aspettative, eventuali altre informazioni/commenti)
Seppure relativi ad un campione di riferimento ridotto (in totale sono stati completati 25 questionari online), i dati raccolti mostrano alcuni elementi interessanti, sia relativamente alla tipologia di/profilo dei rispondenti, sia ai settori di riferimento ed alle motivazioni ed aspettative espresse dai potenziali beneficiari.
Il profilo dei rispondenti
Le persone che hanno risposto al questionario si collocano, per più della metà, nella fascia di età superiore ai 35 anni (14), con una distribuzione quasi omogenea su tutte le altre fasce di età come evidenziato nel Grafico 1. Questo dato appare coerente con la situazione lavorativa dei rispondenti, che si dichiarano per una metà occupati (12) ed una metà disoccupati (13).
Passando ad analizzare il titolo di studio posseduto, si osserva che ad eccezione di 2 rispondenti che dichiarano di essere in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado, la larga maggioranza dei rispondenti possiede un diploma di scuola secondaria di secondo grado (16), mentre i restanti 6 si dividono equamente tra laurea triennale (3) e laurea specialistica (3). Una sola persona dichiara di essere in possesso di una qualifica professionale in ambito agricolo.
Le competenze dei rispondenti, gli ambiti formativi e la tipologia di formazione
Una larga maggioranza dei rispondenti (17), dichiara di avere già competenze (per lo meno di base) nel settore in cui desidera acquisirne ulteriori, mentre sono 8 coloro che non hanno alcuna esperienza/competenza specifica nel settore indicato come preferenziale. Grafico2
Incrociando questo dato con i settori per i quali si prevede di organizzare le attività formative (turistico, agricolo, forestale), appare evidente che la maggior parte dei rispondenti (11) hanno già competenze nel settore agricolo, mentre sono 4 quelli che già ne posseggono in ambito turistico e solo 2 in ambito forestale. Il dato circa le preferenze espresse in relazione ai potenziali corsi formativi da attivare, confermano inoltre un buon livello di coerenza tra il profilo dei rispondenti e l’interesse dichiarato per le diverse figure professionali che sono state indicate, a titolo esemplificativo, nella locandina affissa nel
territorio (accompagnatore turistico, apicoltore, operatore agricolo e operatore forestale). Le figure professionali indicate sono quelle che gli amministratori locali hanno individuato nei successivi confronti tra enti e territorio (durante la costruzione della strategia) come rilevanti per rafforzare lo sviluppo economico dell’area. Grafico3
Lo stato occupazionale dei rispondenti, congiuntamente alle loro dichiarazioni circa il possesso di competenze nei diversi settori, può essere un elemento interessante di cui tenere conto nella fase di progettazione dei corsi.
Alla luce delle informazioni fornite, infatti, i corsi potrebbero essere differenziati fin da subito a seconda delle necessità formative dei potenziali beneficiari. In questo senso, il quesito posto relativamente alla tipologia di corso al quale i rispondenti sarebbero maggiormente interessati, evidenzia un forte interesse per corsi di qualifica professionale (10) e corsi che, oltre a consentire l’acquisizione di competenze specifiche, forniscano elementi formativi circa l’avvio di impresa e l’auto imprenditorialità (11). A proposito della tipologia dei corsi, pare opportuno osservare che, coerentemente con lo status occupazionale di alcuni rispondenti, si evidenzia anche la richiesta di fornire opportunità formative di breve durata che consentano l’acquisizione di competenze specifiche nel settore di riferimento. Grafico4
La residenza dei rispondenti
Un elemento interessante si evince dal comune di residenza dei rispondenti. Se per la maggior parte (16), le persone che hanno risposto al questionario risiedono sul territorio dell’Area Interna, ben 9 dichiarano di risiedere a Genova (6), Leivi (1), Pieve di Teco (1) e Recco (1). L’interesse manifestato da questi potenziali beneficiari – se incrociato con il messaggio veicolato attraverso la campagna informativa, “Vuoi migliorare le tue competenze e lavorare in Valle?” – potrebbe fare emergere una eventuale disponibilità a trasferirsi nel territorio di riferimento. Grafico5
A seguito dell’indagine sui beneficiari, del confronto con il Sindaco referente e delle successive interlocuzioni con Regione Liguria (in particolare la riunione del 19 dicembre 2020), sono stati individuati i profili professionali ritenuti più idonei per rispondere ai fabbisogni formativi dell’Area. I due profili – inclusi nel Repertorio ligure delle professioni - sono stati comunicati all’Autorità di Gestione regionale del FSE nel febbraio 2020:
- Operatore agricolo
- Tecnico dello sviluppo di impresa agricola
A questo proposito, si deve sottolineare che nonostante il forte interesse espresso dal territorio per una iniziativa formativa dedicata alle guide turistiche, l’Autorità di Gestione abbia escluso fin da subito la possibilità di mettere a bando azioni formative in tale ambito a causa dello stallo che si registra relativamente alla normativa nazionale riferita alla professione di guida turistica.
Nonostante nel corso della riunione del dicembre 2020 con l’Autorità di Gestione si fosse concordata la pubblicazione del bando (dedicato o all’interno di uno più ampio), la proclamazione dello stato di pandemia ha reso completamente bloccato l’iter. Oltre ad aver risentito della fase di emergenza sanitaria, le attività dell’Autorità di Gestione sono state ulteriormente rallentate dall’avvicendamento del dirigente per pensionamento. ANCI Liguria ha immediatamente provveduto ad incontrare il nuovo dirigente dopo il suo insediamento per segnalare la necessità di procedere al più presto all’emanazione del bando per la realizzazione delle attività. Le riunioni si sono svolte l’8 aprile e il 13 maggio 2021. Nel corso degli incontri il dirigente ha assicurato che procederà alla predisposizione e pubblicazione del bando entro il settembre 2021.